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13
Apr
Neoparts: avanti in gruppo
Neoparts: avanti in gruppo
  • giada silvestri
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QUI DI SEGUITO INTERVISTA CHE TROVATE SUL GIORNALE DELL’AFTERMARKET DI MARZO

Nato poco più di tre anni fa (era il 2013) il Consorzio Neoparts si è conquistato la fiducia dei fornitori, offrendo al mercato – grazie ai suoi soci – le giuste soluzioni.

Abbiamo incontrato Mario Fiorello, neo presidente, insieme a Luigi Ponzo, general manager di questa realtà, i quali ci hanno raccontato il futuro del gruppo

 

Per cavalcare il cambiamento è necessario viverlo al meglio delle proprie possibilità, con programmazione, senza strafare, ma muovendosi… Se questo cambiamento viene  effettuato in gruppo, magari in un consorzio, qualche chances in più – per farlo da protagonisti – la si può avere. Neoparts, per esempio, è una realtà consortile nata nel 2013, da un’idea di Luigi Ponzo che, insieme a un gruppo di ricambisti di medio/grandi dimensioni, ha voluto condividere una nuova avventura che, nel tempo, si sta facendo notare in maniera positiva.

Oggi il Consorzio vede nel neoeletto presidente Mario Fiorello, una nuova figura per continuare in questa costante crescita. Per conoscere le future attività di Neoparts, realtà con 23 soci sparsi su tutto il territorio nazionale capaci di un fatturato di 120 mln di euro, abbiamo intervistato Mario Fiorello e Luigi Ponzo,

le due punte di diamante del Consorzio.

Al neo presidente abbiamo chiesto: si sente di fare delle promesse ai soci di Neoparts?

Quando i soci il mese scorso mi hanno eletto, abbiamo condiviso insieme la nostra idea di Consorzio e le prospettive da seguire. La mia promessa è che lavorerò per raggiungere gli obiettivi che abbiamo individuato.

Dopo la prima fase di nascita ora è arrivato il momento dello sviluppo. Abbiamo definito insieme la visione la mission del nostro Consorzio e le strategie pensate per il futuro.  Lavoreremo per potenziare i rapporti con fornitori, distributori e componentisti e per rendere il nostro network sempre più strategico ed insostituibile nella filiera distributiva dei ricambi auto.

Quali sono gli obiettivi che si pone in questi anni di presidenza?

L’obiettivo, come dicevo, è la crescita di Neoparts a livello nazionale: una crescita che cercheremo di raggiungere rimanendo snelli e sfruttando al massimo le potenzialità di ciascun socio e la forza della nostra unione.

In questi anni abbiamo selezionato produttori e prodotti per la nostra private label, articoli che hanno ottenuto il generale apprezzamento di tutti i nostri clienti. La nostra offerta si è rivelata vincente soprattutto per l’ottimo rapporto qualità/prezzo dei prodotti presentati.

Altro obiettivo è intensificare la collaborazione con i fornitori: lo scopo comune è vendere e solo attraverso la partecipazione e l’intervento di tutti i soggetti, possiamo massimizzare questo obiettivo.

Vorrei poi sviluppare i servizi al network delle nostre aziende associate, in un vero clima di mutualità e cooperazione, servizi che attrarranno nuovi soci.

Stiamo progettando, infine, la nostra rete di officine Neoparts, officine che avranno a disposizione, oltre a ricambi auto a prezzi concorrenziali, tutta una serie di servizi, quali un programma di formazione e di assistenza tecnica, banche dati, assistenza legale e copertura assicurativa sulle riparazioni.

Che cosa dovrebbe fare Neoparts per continuare a crescere?

Siamo solo all’inizio della nostra esperienza: i margini di crescita sono enormi.

Il Consorzio si è formato solo 3 anni fa e ci aspettiamo tutti di aumentare fatturati e tipologie di prodotti movimentati con i nuovi importanti accordi e progetti che il Dott. Ponzo sta portando avanti.  Lavoreremo sul fronte della private label e sugli accordi di fornitura per la distribuzione di premium brand, grazie alla capacità di stoccaggio e movimentazione della nostra piattaforma centrale.

La forza del nostro Consorzio è questa: siamo 23 ricambisti di grandi dimensioni con un portafoglio clienti amplissimo e fidelizzato da anni e una forte presenza su tutto il territorio nazionale. Siamo partner indispensabili per chiunque voglia presentarsi sul mercato dell’aftermarket con nuove proposte di prodotti o servizi.

Che rapporto avete con i fornitori? Potete fare loro delle promesse?

Credo molto nella cooperazione tra le parti, ritengo che il nostro Consorzio Neoparts sia e debba essere, per importanza e dimensioni e per territorialità, il primo partner per ogni distributore nazionale o componentista. Siamo un canale diretto, unico e coeso verso il cliente finale. Offriamo un servizio ed una capillarità

che si distinguono nel mercato dell’aftermarket. Grazie al supporto tecnico e commerciale che riusciamo a dare ai clienti finali siamo un partner ideale per i fornitori.

Come vede il futuro dell’aftermarket?

Nel futuro ci saranno pochi distributori nazionali o internazionali di grandi dimensioni che attraverso partnership con i ricambisti venderanno ricambi ed erogheranno servizi alle officine.

L’avvento dei grandi gruppi stranieri non ci spaventa. Non credo che l’esperienza estera sarà replicata tout court in Italia. Abbiamo nel nostro paese delle peculiarità geografiche, territoriali e culturali che non rendono applicabili schemi realizzati in altri paesi.

Siamo 23 aziende importanti con un fatturato di 120 mln di euro, una capillarità ed una fidelizzazione dei clienti preziosa e particolare.

Siamo realtà solide, consolidate, unite dall’intuizione, dall’idea e dalla perseveranza del Dott. Ponzo. Qualsiasi nuovo soggetto si presenti sul mercato, avrà bisogno di un canale di vendita intermedio per arrivare al cliente finale: obiettivo non raggiungibile se non attraverso realtà come le nostre.

A Luigi Ponzo, ideatore del Consorzio, abbiamo chiesto, dopo oltre tre anni di presenza sul mercato, di fare un bilancio dell’attività di Neoparts.

Quando è nata l’idea del Consorzio – ci racconta Luigi Ponzo – ho avuto la fortuna di incontrare delle realtà dinamiche che hanno sposato la formula naturale dell’aggregazione e dello stare insieme, come succede in altri settori. Nessuna azienda può pensare di entrare sul mercato ed isolarsi e con i soci si è sempre ragionato e lavorato partendo dal coinvolgimento e dalla partecipazione di tutti, puntando soprattutto sulla coesione del gruppo e sullo spirito dei grandi ricambisti. In questi anni abbiamo costituito una squadra di 23 soci in grado di fatturare 120 mln di euro, ma soprattutto abbiamo capito l’importanza dell’aggregazione, delle partnership e dell’utilizzo della piattaforma; quest’ultima è un’opportunità a cui va posta molta attenzione, ma che si sta sviluppando bene.

Come si stanno muovendo i soci di Neoparts all’interno del Consorzio?

Abbiamo un gruppo unito, che ha voglia di fare ed è pronto per effettuare certe scelte, ma dobbiamo essere più veloci. I cambiamenti in atto e l’assenza di territorialità fanno necessariamente aumentare la conflittualità e questa situazione del mercato porterà ad un futuro complicato per il piccolo ricambista e, quindi, a un dinamismo obbligato. I nostri soci sono pronti per affrontare tutti questi cambiamenti. Oltre ad acquistare nel modo più corretto devono migliorare la propria organizzazione sotto il profilo distributivo e gestionale, senza dimenticarsi delle vendite. “Far parte di un consorzio è come stare in un gruppo di scalatori in montagna: quando fai la scalata vai al ritmo di chi va piano perché bisogna stare insieme; e così vale per il consorzio… si va al ritmo dell’ultimo! A livello territoriale abbiamo ancora qualche zona scoperta, anche se credo che nei prossimi mesi entreranno nuovi soci, leader nelle rispettive aree. L’ambiente è sereno e c’è un vero spirito di squadra!

Avete dei progetti in atto? Quali sono gli obiettivi di Neoparts a breve e lungo termine?

I nostri soci hanno un’importante esperienza nel settore sia come meccanica che nella parte elettrica, ma possiamo allargare la visione anche al veicolo industriale e/o alla carrozzeria. Vogliamo avere distributori nazionali come fornitori per il servizio day by day e allo stesso tempo avere una struttura in grado di rivolgersi ai componentisti. Oggi puntiamo su un importante numero di fornitori, ma – come all’inizio – non sarà mai eccessivo, in quanto vogliamo lavorare nella massima fiducia chiedendo tanto, ma offrendo ancora di più. In questi anni, comunque, abbiamo fatto molto e abbiamo costruito delle basi solide. La selezione dei soci è stata vincente, perché le idee sono condivise e si lavora coesi, ma questo impone di essere più veloci nel fare delle scelte. Abbiamo dei prodotti che sono di qualità, non hanno avuto resi e rendono bene in termini di fatturato. Dobbiamo proseguire con la piattaforma, che è stata un’ottima soluzione, ma, come dicevo, bisogna fare attenzione perché ha costi di gestione importanti. Nei prossimi anni io mi immagino delle aggregazioni con altri consorzi che, però, potrebbero generare delle difficoltà; ma è necessario avere coraggio per proseguire in questa crescita. Oggi Neoparts può essere visto come un motore perfettamente funzionante, con dei cavalli in più che devono essere sfruttati! Dobbiamo però avere voglia di cogliere le occasioni e di cambiare come abbiamo fatto con il nuovo presidente.

Può darci anche lei un’opinione sul futuro del nostro settore?

La riduzione numerica della filiera è nell’ordine delle cose, ma cambierà anche il modo di far commercio. Passato però l’effetto dei grandi gruppi, ci sarà la possibilità di riconquistare l’eventuale terreno perduto. Sono convinto che, se un ricambista lavora bene (livello di servizio elevato, competenza sui prodotti, ricambi a magazzino e prodotti anche nuovi) ed è ben organizzato, non deve avere paura di nessuno. Deve però stare sul mercato e conoscerlo bene. È fondamentale che ogni attore sia in grado di svolgere al meglio il proprio mestiere ottenendo i giusti margini. I grandi ricambisti, quindi, se si attrezzano bene, non avranno grossi problemi anche con l’arrivo di importanti realtà nella loro zona, che avranno delle regole rigide e che magari non saranno sempre adeguate al mercato. Grazie a queste mancanze, il grande ricambista potrà andare avanti offrendo sempre qualcosa in più, purchè ne sia convinto e si impegni per poterlo fare.

 

CONOSCIAMO MARIO FIORELLO

Sono “figlio d’arte”, mio padre Vincenzo ha fondato la Fiorello Ricambi Srl nel 1975. Sono entrato a lavorare nell’azienda di famiglia subito dopo la laurea in Economia e la Scuola di Direzione Aziendale Luigi Bocconi. Sono CEO dal 1996 e socio di maggioranza. Ho maturato una lunga esperienza nell’aftermarket seguendo nel tempo tutte le aree funzionali commerciali, finanziarie ed organizzative all’interno della mia azienda. Tutto questo mi ha dato l’opportunità di conoscere il mercato nel suo complesso e da diverse prospettive, entrare in contatto con tante realtà sia a monte che a valle, e incontrare e confrontarmi con tantissime aziende e persone.